sabato 21 novembre 2009

Cosa sto acquistando?

E' la domanda che mi pongo ogni volta che, alla cassa, pago un film in DVD (recentemente, causa bimba, tutti Little Einstein by Disney) o un CD musicale.
Lo so che mi credete un brontosauro perché acquisto ancora dei supporti fisici ma per me sono importanti anche come feticci, tanto che ne conservo gelosamente alcuni di cui non ho più nemmeno il player. Ho delle musicassette che rappresentano pezzi della mia vita (quelle su cui ho registrato le canzoni che componevo al pianoforte), altre che hanno fatto da sottofondo a momenti indimenticabili e ne portano ancora il sentore. Come liberarsene anche se in casa non esiste più un mangiacassette?

Ma sto divagando, torniamo all'oggetto di questo post: quando acquisto un film in DVD cosa sto acquistando effettivamente?

La domanda non è peregrina e, a mio avviso, impatta su molti aspetti che vanno dai diritti di autore alla possibilità di copia ad uso personale, dalla durata del diritto ad usufruire del contenuto alla salvaguardia del mio acquisto.
Facciamo un esempio: acquisto un film in videocassetta VHS. Nessuno può impedirmi di vedere il film quante volte voglio e per tutto il tempo che voglio. Il punto è che la videocassetta si deteriora e, dopo un certo tempo, il film non è più visibile. Cosa succede a questo punto? Capite che se con l'acquisto ho acquisito il diritto a fruire del contenuto, avrei diritto alla sostituzione della videocassetta. Se invece con l'acquisto avessi acquisito il diritto ad utilizzare il supporto finché questo è leggibile, no (come, peraltro, succede).
Già qui si può intravedere un problema: se il diritto ad usufruire del contenuto è legato alla durata del supporto, quanto più longevo esso è tanto più dovrebbe costare (perché più a lungo posso usufruire dell'opera d'ingegno che contiene). Ma questo porterebbe al paradosso che scaricare un CD via iTunes dovrebbe costare molto di più che comprarlo fisicamente: un file non si deteriora, quindi ha una durata molto maggiore di un CD.
Un altro aspetto da considerare è: avendo acquistato un'opera d'ingegno distribuita su di un supporto deteriorabile ho diritto a farne una copia per preservare nel tempo il mio acquisto? Qui casca l'asino: se pagando ho acquistato il diritto ad usufruire dell'opera certamente si, se ho acquistato il diritto ad usufruire del supporto no.

Ma come stanno le cose? Mi piacerebbe saperlo.

Per i CD musicali è sempre stata permessa la copia da originale e vietata, ovviamente, la copia da una copia. Era un giusto compromesso: se da un lato non mi avrebbe salvaguardato dal deterioramento dell'originale, avrei sempre potuto farmi un po' di copie, usare queste nei lettori e essere ragionevolmente tutelato.
Il mondo video è più confuso, in particolare le videocassette VHS. So che la loro diffusione ora è limitata, ma le userò come esempio perché molto significativo.
La copia di una cassetta VHS è vietata in ogni caso ed impedita per mezzo di sistemi di protezione che degradano, quando va bene, la copia. Il metodo più comune è il Macrovision ma ce ne sono altri. Considerando che il nastro è ben più delicato di un CD/DVD il problema è maggiore. La mia copia di Biancaneve e i Sette Nani ha subito cicli di visione giornaliera da parte della bimba tali da essere ormai in crisi e credo che non durerà abbastanza da soddisfare gli appetiti della sorellina ormai in arrivo. Mi toccherà quindi ricomprare il film solo perché l'ho visto tante volte (ammesso di trovarlo perché Disney applica da molti anni una politica di creazione dell'evento che fa si che non tutti i film siano disponibili: provate a cercare il DVD de La Bella e La Bestia che vostra figlia vorrà sicuramente avere se l'avete portata a vedere il musical...).

Per concludere due osservazioni: la prima è che questo post non riguarda le copie pirata ma quelle ad uso personale legate unicamente alla salvaguardia del proprio acquisto. La seconda è che non ero retorico quando dicevo che mi piacerebbe sapere cosa sto acquistando. Se qualcuno lo sa e riesce ad esprimerlo in modo che un ingegnere possa capirlo (ogni accenno al legalese è voluto) è il benvenuto.