sabato 7 marzo 2009

Squarci nel buio

Ogni tanto mi capita di essere fulminato da una frase o un pensiero.

Può essere un parto della mia mente, una citazione di altri o una curiosa quanto bizzarra mescolanza dei due. A volte ne viene qualcosa di profondo, a volte di criptico, più spesso qualcosa di irripetibile.
Siccome la mia memoria è quello che è (cioé poca), quando mi è possibile annoto questa specie di flash di agenzia che il mio cervello mi manda. In un futuro potrò così rileggerli e chiedermi, con sgomento, cosa diavolo mi passasse per la testa.

Quando troverete il titolo "Squarci nel buio", quindi, sappiate che il post conterrà una frase o un pensiero. Non aspettatevi nulla di eccezionale o particolarmente significativo: il fatto che per me lo fosse non significa affatto che lo sia anche per voi. In realtà non significa nemmeno che lo sia ancora per me, dato il contesto diverso. E' solo una sorta di memoria storica o, se volete, un'altra forma di parole al vento.

Un avviso: quando saranno parti della mia mente, apporrò il mio nome. In caso fossero citazioni di altri non sempre mi prenderò la briga di indicare chi sia l'autore. Un po' perché non sempre è possibile rintracciare l'origine esatta, soprattutto se si tratta di modi di dire o luoghi comuni, un po' perché ritengo sia irrilevante in questo contesto.
Ovviamente se qualcuno si vedesse citato in forma anonima e volesse vedere indicata la sua firma può contattarmi.

Ed ora ecco il primo squarcio
Il sogno in una bottiglia

Un arrestarsi improvviso del respiro in un posto dove non ci sono parole. Come un segmento isolato di un mondo di sogno, abbandonato in un presente indifferente.
Alla deriva, come un messaggio in bottiglia, si affida ai marosi dell'incomunicabilità, ai frangenti dell'egoismo, alla falsa bonaccia dell'ipocrisia.
E' un urlo racchiuso nel vetro, un graffito tracciato sulla sabbia, a volte una scritta su di un vetro appannato.
Vegeta a lungo, come la saggia luce di una candela o vive lo spazio di un attimo, bruciando tutto quello che ha in una scintilla di immenso scoccata tra il bene e il male.

Roberto Bolis, 1996

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