Sempre più spesso si assiste allo scontro tra i sostenitori di Wikipedia e i
suoi detrattori. Ma chi ha ragione? A mio avviso nessuno dei due perché, come
spesso accade per ciò che si trova su internet, confondono lo strumento
con il servizio.
Personalmente sono un sostenitore ed utilizzatore di Wikipedia e la reputo
una fonte di conoscenza essenziale in un mondo in cui tale conoscenza si
incrementa a velocità spaventosa, una velocità non più compatibile con la
realizzazione delle enciclopedie tradizionali. O meglio, la necessità di
accedere ad una nuova informazione si manifesta oggi molto prima di quanto
una tradizionale pubblicazione enciclopedica sia in grado di renderla
disponibile.
Ma è affidabile Wikipedia? Personalmente direi di si, ma solo se usata
essendo consci dei limiti insiti nello strumento con cui è implementata.
In quest'ottica intendevo il fatto che si confonda lo strumento con il
servizio.
Una enciclopedia è un servizio del tipo "a domanda risponde" e su questo
non ci sono dubbi. Ma è il modo in cui questa risposta è valorizzata
e, soprattutto, validata a rendere differente Wikipedia da una enciclopedia
tradizionale.
Il punto è che, mentre tutte le informazioni presenti in una pubblicazione
tradizionale hanno passato lo stesso processo di validazione prima di
essere rese disponibili, per Wikipedia tale processo avviene, generalmente,
dopo la loro pubblicazione, attraverso un processo condiviso di
raffinamento e correzione.
Questo processo è teoricamente più preciso e rapido che non quello di
una pubblicazione tradizionale, ma lascia aperto il dubbio che una
informazione, pur disponibile, non sia ancora stata controllata dalla
comunità. E qui nasce, a mio avviso, la necessità di utilizzarle con
buon senso.
Quanto all'attendibilità di Wikipedia messa a confronto con le fonti
tradizionali ritengo che una verifica sia possibile ma irrilevante perché
in ambiti empiricamente verificabili sono propenso a pensare che non ci
siano troppe differenze nel tasso di errore, mentre in quelli più
discrezionali si entrerebbe nella spirale delle diverse interpretazioni
che non sono necessariamente errori.
Diciamo che l'enciclopedia di casa è come navigare con
un filtro di sicurezza: si perde qualcosa, si può capitare comunque sulla
pagina insicura ma generalmente si sta più tranquilli. Se si vuole di
più si deve anche stare più attenti.
Come in ogni cosa della vita.
P.S. un suggerimento per Wikipedia: perché non implementare un sistema che
permetta a chi legge una informazione di avere una valutazione di quanti
l'abbiano giudicata corretta? Basta un pulsantino che incrementi un numero.
Certo, si presterebbe agli abusi... però vedere che 1000 utenti hanno letto
e giudicato corretto darebbe comunque un'idea.
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Roberto, sono d'accordo sul concetto di fondo: maggiore libertà (> accesso alla conoscenza) richiede maggiofr attenzione. E' il vecchio mito di Prometeo che si ripropone: se vuoi svincolarti dagli dèi devi anche sobbarcartene il peso
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